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Architettura contadina

pajara del Salento

Le radici della cultura salentina affondano nelle rocce che l'uomo con mani sapienti ha modellato in forme bizzarre e funzionali. Pajare: costruzioni rurali realizzate con la tecnica dell'edificazione a secco. Veri capolavori dell'architettura contadina. Le pietre sono catalogate per forma e pezzatura. Quindi come il paziente lavoro di composizione di un mosaico, sono disposte ad incastro fino ad ottenere edifici a forma di cono.

Le campagne salentine testimoniano l'abilità di un popolo che ha ereditato dai Messapi, l'arte della costruzione a secco. Le pajare erano riparo temporaneo estivo per le famiglie che nella bella stagione lasciavano le abitazioni in paese e si trasferivano in campagna per curare e custodire le coltivazioni ed il bestiame che avrebbero garantito la sopravvivenza per l'inverno successivo.

soffitto interno di pajara

L'interno della pajara rivela tutta l'abilità dei costruttori. Il soffitto a cono è un incastro di pietre tenute insieme dalla sola forza di gravità: un vero capolavoro.

La stessa tecnica è utilizzata per la realizzazione dei muretti a secco. Questi oltre a caratterizzare il paesaggio rurale del Salento, costituiscono l'habitat ideale per numerese specie di piccoli animali e vegetali. Recenti studi hanno messo in luce come il muretto a secco svolga una funzione di cattura dell'umidità nelle ore notturne per poi rilasciarla nelle ore più calde della giornata a vantaggio delle piante che vengono coltivate a ridosso dei muretti.

I muri a secco potevano anche essere molto alti nel caso in cui venivano usati come recinzione per gli animali domestici. Di solito il luogo di riparo di questi ultimi era adiacente alla costruzione della pajara ed il soffitto era costituito da assi in legno su cui poggiava un strato di paglia e canne ed infine, a copertura, tegole in terracotta. Un tempo sul territorio abbondavano lupi e volpi, pertanto era necessario porre rimedio al pericolo che questi potessero predare gli animali di casa. Ecco che il muretto a secco diventa più alto e massiccio e la verticale devia verso l'esterno in corrispondenza delle ultime fila di pietre, creando di fatto una sporgenza del muro invalicabile per i predatori a quattro zampe.

patrizia